Rivista Dexway italiano A2 – Edizione 3
ZOOTERAPIA
Animali che ci aiutano a guarire
Sono sicura che il mio cane capisce quando sono triste. A volte, quando torno a casa demoralizzata, corre verso di me, appoggia la zampa sul mio braccio e mi fissa. Sembra voler sapere cosa mi è successo. Alcuni animali hanno una sensibilità molto speciale che ha un effetto calmante sulle persone.
Per questo motivo, la mia specializzazione come veterinaria è la zooterapia.
La zooterapia è una tecnica terapeutica molto efficace che utilizza gli animali per trattare una grande varietà di disturbi, come la depressione, l’ansia, lo stress, l’autismo, l’Alzheimer e perfino il Parkinson.
I cani sono probabilmente gli animali più comuni nella zooterapia. Hanno una straordinaria capacità di calmare le persone e ridurre i livelli di stress e ansia. Anche i cavalli trasmettono un senso di tranquillità e relax. Inoltre, andare a cavallo può aiutare a migliorare la postura, la coordinazione e il tono muscolare. I delfini, dal canto loro, hanno una straordinaria capacità di interazione con gli esseri umani. Sono particolarmente indicati per lavorare con persone affette da autismo, poiché possono contribuire a migliorare la comunicazione e l’interazione sociale.
Le terapie con animali in ambito sanitario sono in genere condotte da professionisti di settori diversi, come veterinari, psicologi, terapisti occupazionali, fisioterapisti o assistenti sociali. Tutto dipende dall’approccio e dagli obiettivi della terapia.
E tu, consiglieresti la zooterapia?
SIAMO ALESSIO ED ELENA
Due maratoneti appassionati
Io ed Elena partecipiamo a maratone da oltre quindici anni. Ci entusiasma l’adrenalina della competizione, l’energia del pubblico e la sensazione di superamento che si prova quando si taglia il traguardo dopo aver corso più di quaranta chilometri.
Ci alleniamo con impegno, seguendo una routine molto rigorosa. Corriamo ogni giorno, aumentando gradualmente la distanza e la velocità, ognuno secondo il proprio ritmo. Seguiamo anche una dieta sana e cerchiamo sempre di dormire abbastanza per mantenerci in forma.
Anche l’attrezzatura è fondamentale quando si corre una maratona. È importante, per esempio, indossare scarpe adatte per evitare infortuni. Usiamo sempre scarpe tecniche per ottimizzare la prestazione. Indossiamo abbigliamento sportivo specifico e cinture per l’idratazione. E, naturalmente, accessori pratici, come gli smartwatch, utili non solo per misurare il percorso, ma soprattutto per tenere sotto controllo il battito cardiaco.
Una delle cose che ci piace di più è viaggiare per partecipare a maratone in altre città e paesi. In questo modo conosciamo molti altri appassionati come noi e viviamo esperienze indimenticabili.
Durante le gare ci siamo anche imbattuti in situazioni curiose: team in costume a tema, gruppi di animazione e, una volta, persino un corridore travestito da dinosauro! Ha rischiato davvero di estinguersi… con tutto quel caldo!
Come vedi, correre maratone è molto più divertente di quanto sembri. Ti va di unirti a noi nella prossima?
IL MIO NONNO DIEGO
Il macchinista del treno
Mio nonno Diego è la persona che ammiro di più al mondo. È stato macchinista di treni fin dai vent’anni e ha avuto l’opportunità di guidare molti tipi diversi di treni. Inoltre, ha lavorato in Belgio per tre anni, il che gli ha permesso di conoscere colleghi macchinisti di altri paesi e imparare un po’ di francese.
Una volta mi ha lasciato accompagnarlo al lavoro per un progetto scolastico. È stata un’esperienza incredibile: ho passato tutta la giornata con lui nella locomotiva e ho imparato tantissimo sul suo funzionamento. Inoltre, ho potuto vedere mio nonno in azione e rendermi conto di quanto amasse il suo lavoro.
Oggi mio nonno è in pensione. È una persona molto gentile e divertente, ha sempre un sorriso sul volto e adora raccontare barzellette. Mi piace passare del tempo con lui perché riesce sempre a farmi ridere. Siccome ormai è molto anziano, a volte dimentica le cose, ma quando lo porto a prendere un caffè alla stazione… lì ricorda sempre storie divertenti dei suoi giorni da macchinista!
Mi piace tantissimo quando mi racconta, ancora e ancora, gli aneddoti più emozionanti della sua carriera da ferroviere.
Per me, mio nonno è un vero punto di riferimento. Ogni volta che vedo passare un treno, penso a lui e a come la sua passione mi ha ispirato a seguire i miei sogni con determinazione ed entusiasmo.
IL MIO PRIMO VIOLINO
Come ho scoperto la mia passione per la musica
La prima volta che mia madre mi portò al conservatorio fu per iscrivermi a lezioni di pianoforte. Mentre lei parlava con la direttrice, io decisi di fare un giro per l’edificio. Dopo pochi passi, trovai un’aula dove due ragazze stavano suonando il violino. Ricorderò sempre quel momento. Mi piacque tantissimo ascoltare la musica che usciva da quegli strumenti. Fu allora che capii che anch’io volevo suonare il violino.
Corsi subito nell’ufficio della direttrice e chiesi a mia madre di farmi cambiare strumento. Mia madre rimase molto sorpresa, perché lei voleva che imparassi a suonare il pianoforte della nonna. Ma la direttrice vide così tanto entusiasmo in me che accettò di prestarmi uno dei violini del conservatorio. Ricordo ancora l’emozione che provai quando lo presi in mano per la prima volta. Lo trattai con molta cura e mi esercitai per ore ogni giorno.
Ero così felice della mia nuova passione che ogni giorno non vedevo l’ora di tornare a casa da scuola per suonare il violino. Imparai a suonare diversi brani, sia classici che moderni, praticando ogni giorno per migliorare la mia tecnica.
La mia storia con il violino è la prova che, a volte, basta un piccolo incontro casuale per scoprire qualcosa che può cambiarci la vita per sempre.
Il mio amore per il violino non mi ha portato solo felicità e soddisfazione, ma mi ha anche aiutato a connettermi con altri musicisti e a scoprire la mia strada nel mondo della musica.
FESTIVAL MUSICALI
Il miglior programma per quest’estate
Una delle cose più belle dell’estate è, senza dubbio, l’arrivo dei festival musicali all’aperto. I festival musicali hanno avuto origine negli anni Sessanta. Il festival di Woodstock del 1969, negli Stati Uniti, segnò una svolta nella musica e nella cultura popolare, diventando uno dei festival più celebri della storia. Da quel momento in poi, i festival si sono diffusi in tutto il mondo e, oggi, sono un appuntamento imperdibile per la cultura e il tempo libero dei giovani. Tra i più conosciuti troviamo il Coachella, il Lollapalooza e il Glastonbury. Questi eventi musicali attirano migliaia di persone da ogni parte e ospitano una lista impressionante di artisti famosi.
Io adoro i festival musicali, ma non solo per la musica dal vivo: ci sono tantissime cose da fare oltre ai concerti! Ci sono stand di cibo e bevande, aree relax e attività divertenti per tutti i partecipanti. Si possono anche acquistare tantissimi articoli degli artisti presenti, e io ne approfitto sempre per prendere magliette e altri souvenir dei miei musicisti preferiti. Naturalmente, è sempre bello passare del tempo con gli amici e conoscere persone che condividono il mio amore per la musica.
Ma la cosa migliore, ovviamente, è vivere la musica dal vivo in un’atmosfera piena di energia e entusiasmo. Io ho già prenotato i biglietti per due festival che si terranno ad agosto. Ti piacciono i festival? Se sì… magari ci incontreremo a uno di essi!
FRIDA KAHLO
Un’icona pop piena di colore
Oggi molte persone hanno quadri o riferimenti all’opera di Frida Kahlo nelle loro case. Frida è una celebre artista messicana che è diventata una vera icona pop. Il suo stile è unico, con colori vivaci che ricordano l’espressionismo e il surrealismo. È conosciuta soprattutto per i suoi autoritratti e per l’uso di simboli ed elementi del folclore messicano. Attraverso la sua arte, possiamo conoscere meglio la sua vita, le sue emozioni e i suoi sentimenti.
Oltre alla bellezza visiva, le sue opere trasmettono anche valori sociali e culturali, difendendo i diritti delle donne e l’uguaglianza di genere. Frida è stata una delle prime artiste donne ad avere un riconoscimento a livello mondiale, e i suoi quadri affrontano temi legati all’identità femminile e all’oppressione delle donne.
La mia opera preferita di Frida Kahlo è Le due Frida. È un autoritratto che mostra due versioni di Frida sedute una accanto all’altra, ognuna vestita in modo diverso. Le due Frida sono collegate dal cuore, a rappresentare la complessità dei suoi sentimenti e il legame tra le sue identità. Amo quest’opera perché esprime come i diversi aspetti della nostra esperienza e personalità si intrecciano nella nostra vita.
Per tutto questo, non vi sorprenderà sapere che… anch’io ho un quadro di Frida Kahlo nella mia sala da pranzo!

